martedì 19 giugno 2012

HOUSE MAHINA Wevber Consulting

House Mahina, la casa luna .... in lingua Maori, Mahina significa luna.
la House Mahina è stata progettata da Wevber Consulting ed ha proprio (così voluta) la forma di una mezza luna.
A parte la forma molto innovativa, la House Mahina è stata progettata seguendo attentamente gli alti criteri ecologici, tanto che è situata in un posto meraviglioso naturalmente parlando, la Kawa Island, è un'isola praticamente di soli 450 immobili e poco più di 70 residenti, la vita è prevalentemente basata su quello che la natura offre, isola di pescatori e dove ci si può muovere solo in barca, i servizi che offre l'isola sono veramente pochi, basta solo pensare che non ci sono lampioni nelle strade e che sono limitati i servizi di telefonia ... praticamente un posto paradisiaco.
La costruzione è durata circa 3 anni, casa dal design prevalentemente moderno che non altera con l'impatto ambientale, anche se per costruire questa mastodontica casa ci sono stati non pochi imprevisti, tanto che la controversia per cominciare l'esecuzione dei lavori ha avuto addirittura interesse internazionale.
La casa è stata progettata a forma di mezza luna curva, con soffitto e pavimento in vetro dal design moderno dove il colore bianco prevale nel contesto circostante, ha una superficie di 827 m2, una casa super lusso, una casa da sogno, dispone di una immensa sala centrale, piscina coperta e cosa molto importante da evidenziare, sono gli accorgimenti ecosostenibili usati, tanto che è stata progettata a massa termica, cioè regola la temperatura interna secondo il clima esterno nei vari periodi dell'anno.
 La massa termica (o inerzia termica) consiste nella capacità di un materiale di opporsi al passaggio del flusso di calore e di accumularne una parte, mantenendo, nello stesso tempo, una temperatura dell'ambiente interno omogenea, costante e confortevole, nonostante temperature esterne molto variabili.
Ciò significa che il materiale ha delle buone proprietà isolanti, ma non solo: significa anche che è in grado di accumulare calore da un lato, senza cederlo direttamente dall'altro, evitando che i bruschi cambiamenti di temperatura esterna si riflettano in modo diretto all'interno dell'edificio. questo ritardo con cui l'involucro cede il calore accumulato si chiama sfasamento, ed indica il tempo che impiega il flusso di calore che viene assorbito da un lato dell'involucro, ad attraversarlo e ad essere ceduto all'ambiente sull'altro lato.


Questi risultati sono difficilmente ottenibili con involucri composti da un solo strato di materiale, si dovrà quindi ricorrere ad involucri stratificati.
La configurazione migliore sarebbe quella con uno strato ad elevata capacità termica (di immagazzinamento del calore) sul lato interno dell'involucro, che mantenga costante la temperatura interna, ad uno strato isolante sul lato esterno, che protegga l'ambiente interno dall'effetto delle variazioni di temperatura. 
I materiali ad alta inerzia termica sono il calcestruzzo e materiali laterizi compatti (ma anche le pietre naturali), adatti a rallentare il flusso di calore estivo verso l'interno e ad immagazzinare calore nei periodi invernali per poterlo poi rilasciare con effetto benefico verso l'interno.

In definitiva, la massa termica può essere sfruttata sia come contributo al riscaldamento, sia per il raffrescamento.
  • Riscaldamento, un involucro ben isolato, con massa termica elevata, non disperde il calore interno e accumula calore durante le ore più calde del giorno. Il calore accumulato verrà ceduto con uno sfasamento variabile in relazione alla massa termica dell'involucro. Un involucro con massa termica maggiore impiegherà più tempo a cedere il calore accumulato. La situazione ideale sarebbe quella in cui il calore accumulato durante il giorno viene ceduto agli ambienti interni durante la notte, contribuendo al riscaldamento e limitando l'uso dei sistemi impiantistici.
  • Raffrescamento, in alcuni progetti è stato sperimentato l'uso dell'acqua come massa termica capace di mantenere una bassa temperatura e raffrescare gli ambienti adiacenti. questo risultato è stato ottenuto ponendo sopra o accanto all'edificio delle vasche contenenti acqua che di notte si raffreddano e di giorno sono protette dall'impatto diretto dei raggi solari attraverso un sistema di schermature solari mobili. La massa d'acqua si raffredda durante la notte, poi durante il giorno, schermata dal sole, cede lentamente il fresco all'edificio e torna a raffrescarsi la notte.
La House Mahina, utilizza quindi i più innovativi criteri ecosostenibili, detti poeticamente  "petali", sono in tutto otto: acqua, energia, materiali, posizione, equità sociale, salute, bellezza e costruzione - e rappresentano in nuce tutto ciò che un edificio deve garantire: autonomia energetica totale attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili, salubrità e benessere grazie all'utilizzo di materiali da costruzione idonei e criteri di progettazione mirati ad ottenere il massimo dei benefici in termini di qualità dell'abitare.
La House Mahina è davvero sorprendente, potrebbe essere, la casa tipo di James Bond.

Video e immagini seguono:

















venerdì 15 giugno 2012

ARCHITECTS COLLECTIVE | L - HOUSE


Una casa progettata in maniera sconvolgente tra le dolci colline della campagna austriaca costruita con i più aggiornati accorgimenti per creare una casa contemporanea ma familiare.

In un'epoca in cui gli architetti sembrano preoccupati solo a trasformare le case di campagna con una progettazione contemporanea tra i paesaggi che la circondanio, lo studio viennese Architects Collective ha recentemente completato la L HOUSE, una residenza unifamiliare frutto del connubio fra la tradizione austriaca e le forme dinamiche della contemporaneità, fanno aderire il progetto a una filosofia architettonica con le rigide leggi di pianificazione locale, la L HOUSE si trova alla periferia di un piccolo insediamento nel sud della regione del Burgenland, in Austria ed è armoniosamente inserita nel paesaggio collinare, si distingue per il suo design d'avanguardia. La creazione usa le basi dalla progettazione architettonica viennese, ma il cliente ha espressamente richiesto di fondere un'esperienza di vita contemporanea con il paesaggio circostante. Il risultato è stato un habitat sorprendente che si armonizza col paesaggio ma incorpora la qualità del design, la sostenibilità e le funzionalità degli edifici contemporanei. Lo sbalzo nell'angolo della L crea una zona d'ingresso coperta che conduce a un foyer a doppia altezza e al cortile, si nota un imponente angolare che, le pareti ricoperte da grandi riquadri di vetro offrono una stupenda vista sulle colline.


All'interno dei suoi 300 m2 si erge il piano superiore ed è diviso fra una camera da letto e la zona living con cucina, tra i due ambienti trova posto uno spazio continuo aperto e flessibile la cui frazione potrà essere modificata nel corso degli anni, attualmente, tale spazio, viene utilizzato dai bambini come area giochi e zona di lettura. La tipica impronta a forma di L costituisce inoltre, un cortile protetto a nord e di un terrazzo a prato con inserita una piscina.
Il suo profilo contemporaneo è stato progettato assicurando a non intralciare con il paesaggio circostante. Inoltre, l'edificio è futuristico per far risiedere una giovane famiglia ed è stato progettato per funzionare come tale.
La costruzione soddisfa le leggi della pianificazione locale e di quella molto importante ECOLOGICA, L HOUSE è ufficialmente classificata come una casa a basso consumo energetico utilizzando tutti i criteri che la progettazione eco/sostenibile adotta, un esempio per un basso consumo energetico utilizzando tripli vetri in quelle strisce di enormi finestre. quindi ecologica ed esteticamente innovativa, è questo l'ultimo lavoro delle studio Architects Colletive è una lezione architettonica nel paesaggio rurale circostante, ma non tralasciando l'importanza di far vivere una famiglia.

Gallery

















Architetti: Architects Collective
Località: Burgenland, Austria
Anno: 2012
Fotografie: Courtesy of Architects Collective

martedì 12 giugno 2012

BIANCO MODERNO, MINIMALISTA E VINTAGE

Passo un sacco di tempo a guardare degli splendidi interni, ma ogni tanto mi imbatto in uno spazio che mi lascia veramente senza fiato come questo appartamento tutto bianco, un po' moderno e un po' vintage, a Malmö, nel sud della Svezia.


Stranamente, l'appartamento riesce in qualche modo a ottenere un mix giusto di elementi moderni e tradizionali: è minimale ma non vuoto e scarso, moderno ma non freddo, è elegante senza essere troppo formale.


Il proprietario, Nina Bergsten, ha riempito il suo appartamento con mobili e oggetti antichi ereditati dalla nonna (come la teiera e le tazze sul tavolo del soggiorno), trovati a Parigi nei mercatini delle pulci (lo specchio di grandi dimensioni), e anche alcuni pezzi da Ikea (il letto e l'attaccapanni).


Sono affascinato dai piccoli dettagli… il pezzo di stoffa intorno alla lampada del soggiorno, la lampadina che pende da un filo in contrasto con le modanature intricate, le ariose sedie Bertoia accanto alla consistenza terrosa del tappeto


Quindi, si può sognare di avere un'appartamento così luminoso e arioso un po' moderno e un po' vintage? Penso solo che bisogna armarsi di coraggio ed il gioco è fatto, perché con un colore così arioso e luminoso è alla portata di tutti e il sogno diventa realtà.
Ora, gli esempi che vediamo nella gallery sottostante, sono interni dove il colore bianco è protagonista e da l’impressine di stile minimalista/vintage.
Il bianco ha sempre un effetto determinante sul modo di arredare un appartamento. Se usato bene può trasformare un’abitazione comune e dare l’impressione di ambienti più spaziosi.














Presento inoltre, tanto per rendere meglio il concetto Interior White, alcune foto di arredamento di interni e di oggetti di designe come il tavolo di cristallo, la sua trasparenza spicca sul bianco che lo circonda, colore principale dell’ambiente rendendolo più che luminoso la persona è un noto designer, a mio parere molto interessante di origini anglo-egiziana e dal nome Karim Rashid.