Svelata la Serpentine Gallery di Herzog e De Meuron e Ai Weiwei
Memoria, passato e archeologia sono le parole chiave emerse dalla presentazione della Serpentine Gallery 2012 firmata Herzog & De Meuron.
I due architetti svizzeri possono ora aggiungere alla loro lunga lista di riconoscimenti, dal premio Pritzker alla medaglia del RIBA, anche il prestigioso incarico del padiglione per la Serpentine Gallery a Londra, con la prestigiosa, quanto consolidata, collaborazione dell’artista cinese Ai Weiwei.
«Joyous peace of archaeology and inspiration» lo ha definito Ruth Mackenzie direttrice del London Festival 2012.
Il padiglione non ha l’ambizione di essere un mero esempio di autocelebrazione, quanto una raccolta dei segni lasciati dai passati allestimenti, rivisitati dall’elegante design dei due architetti. Un taglio nel terreno per creare un elemento di landscape che dialoghi con l’intorno e l’interno, scavando alla ricerca di segni e preesistenze che siano parti vincolanti allo sviluppo e all’evoluzione del progetto. Dodici colonne ognuna a rappresentare i passati padiglioni e come copertura un sottile specchio d’acqua che riflette il capriccioso cielo londinese. Un complesso gioco di linee e dislivelli a comporre un progetto, che a differenza di ciò che ci si aspetta da una struttura temporanea, non fa tabula rasa dei suoi predecessori, ma ne analizza le tracce e ne osserva le impronte. Lo studio delle fondazioni diventa parte portante del progetto non solo dal punto di vista statico, ma come riflessione formale. La geometria nasce, forse un po’ banalmente, dalla sovrapposizione degli schemi dei precedenti padiglioni, ma regala comunque un risultato finale che non delude.
La scelta del materiale, come nella maggior parte dei progetti del duo svizzero, è elemento sostanziale nello sviluppo dell’edificio. Il cork, prodotto dal riciclaggio del sughero, è stato utilizzato per la realizzazione della maggior parte del padiglione (fornito dal Gruppo Amorim). Caldo al tatto e dalle sfumature rossicce, il cork regala al padiglione quella sensazione di geometrie plasmate direttamente dal terreno sottostante.
Serpentine Pavilion, Hyde Park, Londra 1 Giugno -14 Ottobre 2012
I due architetti svizzeri possono ora aggiungere alla loro lunga lista di riconoscimenti, dal premio Pritzker alla medaglia del RIBA, anche il prestigioso incarico del padiglione per la Serpentine Gallery a Londra, con la prestigiosa, quanto consolidata, collaborazione dell’artista cinese Ai Weiwei.
«Joyous peace of archaeology and inspiration» lo ha definito Ruth Mackenzie direttrice del London Festival 2012.
Il padiglione non ha l’ambizione di essere un mero esempio di autocelebrazione, quanto una raccolta dei segni lasciati dai passati allestimenti, rivisitati dall’elegante design dei due architetti. Un taglio nel terreno per creare un elemento di landscape che dialoghi con l’intorno e l’interno, scavando alla ricerca di segni e preesistenze che siano parti vincolanti allo sviluppo e all’evoluzione del progetto. Dodici colonne ognuna a rappresentare i passati padiglioni e come copertura un sottile specchio d’acqua che riflette il capriccioso cielo londinese. Un complesso gioco di linee e dislivelli a comporre un progetto, che a differenza di ciò che ci si aspetta da una struttura temporanea, non fa tabula rasa dei suoi predecessori, ma ne analizza le tracce e ne osserva le impronte. Lo studio delle fondazioni diventa parte portante del progetto non solo dal punto di vista statico, ma come riflessione formale. La geometria nasce, forse un po’ banalmente, dalla sovrapposizione degli schemi dei precedenti padiglioni, ma regala comunque un risultato finale che non delude.
La scelta del materiale, come nella maggior parte dei progetti del duo svizzero, è elemento sostanziale nello sviluppo dell’edificio. Il cork, prodotto dal riciclaggio del sughero, è stato utilizzato per la realizzazione della maggior parte del padiglione (fornito dal Gruppo Amorim). Caldo al tatto e dalle sfumature rossicce, il cork regala al padiglione quella sensazione di geometrie plasmate direttamente dal terreno sottostante.
Serpentine Pavilion, Hyde Park, Londra 1 Giugno -14 Ottobre 2012
di Eleonora Usseglio Prinsi, da Il Giornale dell'Architettura numero 106, maggio 2012
Gallery
IL 01/06/2012, è stato inaugurato il Padiglione 2012 della Serpentine Gallery di Londra, progettato dallo studio svizzero Herzog & De Meuron
e dall'artista e attivista cinese Ai Weiwei.
Il team di progettazione responsabile dello Stadio Nazionale di Pechino torna di nuovo insieme per la dodicesima edizione del prestigioso evento organizzato dalla galleria di Kensington all'interno delle parallele Olimpiadi Culturali. Ai Weiwei realizzerà così il suo primo progetto nel Regno Unito, anche se fino al 22 giugno 2012 non potrà recarsi nella capitale britannica perché ancora in regime di libertà a raggio ridotto e sotto tutela nel suo paese.
L'attivista, divenuto celebre nel mondo anche per la sua opposizione al regime cinese, era infatti tornato in carcere l'anno scorso e, pur liberato sotto pressione della comunità internazionale, deve ancora finire di scontare la sua pena. Speriamo che lo spirito Olimpico possa agevolare una tregua tra il governo di Pechino e uno dei suoi artisti più rappresentativi, utile anche a sottolineare una continuità tra le due edizioni delle Olimpiadi. Il padiglione rimarrà aperto fino al 14 ottobre, tracciando un ponte ideale fra Pechino e Londra e le due edizioni delle Olimpiadi.
L'attivista, divenuto celebre nel mondo anche per la sua opposizione al regime cinese, era infatti tornato in carcere l'anno scorso e, pur liberato sotto pressione della comunità internazionale, deve ancora finire di scontare la sua pena. Speriamo che lo spirito Olimpico possa agevolare una tregua tra il governo di Pechino e uno dei suoi artisti più rappresentativi, utile anche a sottolineare una continuità tra le due edizioni delle Olimpiadi. Il padiglione rimarrà aperto fino al 14 ottobre, tracciando un ponte ideale fra Pechino e Londra e le due edizioni delle Olimpiadi.
Progetti correlati
Gli autori del dodicesimo Summer Pavilion della Serpentine Herzog & de Meuron e Ai Weiwei, Alla ricerca di una soluzione alternativa, hanno scavato nel terreno del parco a 5 metri di profondità, fino a raggiungere la falda acquifera, incorporando così nel padiglione un aspetto invisibile nel parco. Scavando, come una squadra di archeologi, hanno incontrato diverse realtà, un groviglio di linee contorte: cavi telefonici, ma anche le fondazioni dei precedenti padiglioni realizzati tra il 2000 e il 2011, spiegano i progettisti. Sui resti dei vecchi padiglioni sono state poi realizzate le nuove strutture, usate come elementi portanti della nuova architettura. Il tetto, che galleggia a pochi metri sopra il manto erboso del parco, ha una superficie d'acqua che riflette il cielo e il tempo mutevole di Londra. Per occasioni speciali, l'acqua può però essere scaricata dal tetto direttamente nel sottosuolo e la sua superficie può essere utilizzata come piattaforma.
L'interno è interamente rivestito in sughero, materiale da costruzione eco-sostenibile. "Un materiale naturale meraviglioso con grandi qualità olfattive", spiegano ancora. "Ha la versatilità per essere scolpito, tagliato, sagomato in diverse forme, come dimostrato in numerosi esempi storici di modelli architettonici in sughero".
Il nuovo padiglione è letteralmente nel parco, scavato nel terreno per una profondità di cinque metri e protetto da una piattaforma circolare posta ad un metro e quaranta di altezza dal suolo. Spazio galleggiante appoggiato a dodici colonne, tante quante le edizioni della manifestazione sino ad oggi, il tetto è ricoperto da uno specchio d'acqua che riflette il cielo mutevole di Londra e potrà essere svuotato per ospitare eventi o semplicemente per potersi sdraiare o ballare.
Ogni anno il Serpentine Pavillion viene smontato e rivenduto all'asta, in perfetto stile British. Quest'anno però la famiglia del magnate indiano dell'acciao Lakshmi Mittal, che ne finanzia la realizzazione, ha ottenuto che, dopo la sua chiusura al pubblico nel mese di ottobre 2012, entri direttamente nella sua collezione privata. (riproduzione riservata)
Come sempre, il padiglione sarà uno spazio pubblico e ospiterà il programma di conferenze ed eventi pubblici della galleria, che culminerà in autunno con la serie Marathon Serpentine concepita da Hans Ulrich Obrist.
L'interno è interamente rivestito in sughero, materiale da costruzione eco-sostenibile. "Un materiale naturale meraviglioso con grandi qualità olfattive", spiegano ancora. "Ha la versatilità per essere scolpito, tagliato, sagomato in diverse forme, come dimostrato in numerosi esempi storici di modelli architettonici in sughero".
Il nuovo padiglione è letteralmente nel parco, scavato nel terreno per una profondità di cinque metri e protetto da una piattaforma circolare posta ad un metro e quaranta di altezza dal suolo. Spazio galleggiante appoggiato a dodici colonne, tante quante le edizioni della manifestazione sino ad oggi, il tetto è ricoperto da uno specchio d'acqua che riflette il cielo mutevole di Londra e potrà essere svuotato per ospitare eventi o semplicemente per potersi sdraiare o ballare.
Ogni anno il Serpentine Pavillion viene smontato e rivenduto all'asta, in perfetto stile British. Quest'anno però la famiglia del magnate indiano dell'acciao Lakshmi Mittal, che ne finanzia la realizzazione, ha ottenuto che, dopo la sua chiusura al pubblico nel mese di ottobre 2012, entri direttamente nella sua collezione privata. (riproduzione riservata)
Come sempre, il padiglione sarà uno spazio pubblico e ospiterà il programma di conferenze ed eventi pubblici della galleria, che culminerà in autunno con la serie Marathon Serpentine concepita da Hans Ulrich Obrist.
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